Risultati del sondaggio sul turismo post Covid-19

Sentimento di viaggio degli italiani. Il sondaggio SIMTUR rivela: “Torneremo a viaggiare, ma senza andare lontano

Dieci domande per dieci giorni di sondaggio online, su un campione di oltre 1.000 italiani residenti in tutte le Regioni e rappresentativi delle più diverse categorie lavorative e di reddito. Questa la base del sondaggio SIMTUR sul sentimento di viaggio degli Italiani, monitorato tra il 6 e il 15 aprile, comprendendo i giorni di Pasqua che le famiglie hanno trascorso in situazioni di distanziamento sociale senza precedenti a causa delle misure di lockdown imposte dalla pandemia da Covid-19.

Il clima non è certo semplice. La grande maggioranza del campione ritiene infatti le misure eque (59,2%), ma si registra una fortissima incertezza dettata dalla molteplicità di opinioni espresse dagli esperti, tanto variabile da minare l’autorevolezza delle fonti informative (il 55,7% delle risposte indica un sostanziale smarrimento).

Da una prima analisi dei dati – spiega il presidente nazionale di SIMTUR, Federico Massimo Ceschinemerge l’esigenza di garantire un sostegno alla mobilità delle persone, che potrebbe concretizzarsi nella forma dei voucher per scuole e famiglie per incentivare i viaggi in Italia. Con la proposta di un nuovo Grand Tour”. Il 58,6% delle reazioni dei consumatori indica per la prossima estate una sostanziale consapevolezza dei limiti alle vacanze, ritenendo che “non si potrà andare troppo lontano”. Ma è molto elevato (13%) il numero delle persone che “nemmeno riesce a immaginare di viaggiare”, con addirittura un quarto del campione (24%) che “non pensa di tornare a viaggiare tanto presto”.

La posizione più nitidamente affermata circa la prossima estate è di attesa: se il 13,8% ha cancellato le proprie prenotazioni, il 10% pensa di dover ridurre il budget e la durata del periodo di vacanza e anche il 30% più fiducioso sta aspettando per riservare il proprio posto al sole.

Sulla durata dell’emergenza, gli italiani protagonisti del sondaggio sembrano consapevoli potrà durare da alcuni mesi (34%) ad almeno un anno (23%): soltanto il 2% immagina che si risolverà in poche settimane, mentre il 20% ritiene che “le conseguenze si faranno sentire per anni”. Infatti il campione si spacca letteralmente sulle previsioni di viaggio nel medio periodo: una relativa maggioranza (38,6%) immagina che “saremo tutti costretti a viaggiare di meno”, ma non sono molto meno numerosi (32,8%) coloro i quali ritengono che “si tornerà a viaggiare come prima e più di prima”.

Oltre il 40% degli intervistati ha dichiarato che sceglierà la propria destinazione di viaggio in funzione delle rassicurazioni che sapranno essere offerte circa la sicurezza igienico sanitaria e il rischio di contrarre virus.


Per richiedere i risultati del sondaggio, contattaci.

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