Si è tenuta a Frascati l’assemblea generale SIMTUR, come di consueto a conclusione del meeting “All Routes lead to Rome“: due giornate iniziate con il III Congresso delle Piccole Patrie e concluse con l’approvazione del bilancio preventivo, delle linee guida 2023 e l’elezione della vicepresidente e del presidente del consiglio federale delle Regioni.
La Sala degli Specchi del Comune di Frascati ha ospitato le due giornate conclusive della VII edizione del meeting “All Routes lead to Rome“, mirate a tracciare le linee progettuali, di azione e attività per il 2023 e verso i traguardi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e le sfide del pacchetto climatico “Fit for 55” dell’Unione europea.
Sono i numeri, illustrati dal tesoriere Mauro Calderini, il parametro che più di ogni altro rende tangibile la crescita dell’associazione: «Oltre 230 associati, presenti e attivi in ogni regione d’Italia, ci consentono di presentare un bilancio preventivo di grande soddisfazione, che testimonia la capacità progettuale e la forte rispondenza alle esigenze dei territori che intendono attraversare la transizione green e digitale – ha illustrato – Se anche solo una parte delle 17 proposte progettuali avanzate nell’arco di questo anno a valere su misure pubbliche e private, dal Pnrr alla programmazione comunitaria, potranno trovare accoglimento, l’azione di SIMTUR potrà diventare ancora più efficace“.
«In questa fase siamo concentrati nella progettazione del “Master Borghi“ – ha spiegato il vicepresidente Maurizio Di Marco, già presidente Accademia Creativa Turismo – che mira ad essere in assoluto la prima proposta formativa in Italia verticalmente specializzata sulla dimensione delle aree interne, delle zone rurali e dei piccoli Comuni, con un approccio interdisciplinare che affronta tutti i temi della gestione, della pianificazione per obiettivi, del marketing territoriale, dello storytelling e del travel design: competenze trasversali che saranno erogate quasi integralmente a distanza, in modalità digitale, ma che vedranno nell’esperienza dei Camp una parte fondamentale».
In sessione straordinaria, l’assemblea ha approvato all’unanimità anche le modifiche statutarie: ha preso forma così il consiglio federale, ovvero una “camera delle regioni” destinata a fare da cerniera tra ufficio di presidenza, consiglio direttivo e coordinamenti territoriali. «Sono sempre più numerose e rilevanti le istanze che giungono dagli associati nei vari territori – ha spiegato il presidente Federico Massimo Ceschin nella sua introduzione – e risulterà dunque fondamentale garantire risposte tempestive ed efficaci, grazie ad un organo specificamente progettato per scambiare informazioni, modelli e buone pratiche, nonché contribuire alle linee progettuali a valere sulle diverse forme di finanziamento degli Enti locali e del tessuto sociale e d’impresa».
«Per l’insieme di questi motivi – ha proseguito – invito l’assemblea a chiedere al coordinatore SIMTUR Basilicata, Liberato Canadà, di assumere la presidenza del neonato consiglio federale». L’elezione è avvenuta per acclamazione.
A conclusione dei lavori, un’ulteriore prolungato applauso ha tributato un sentito ringraziamento per il lavoro svolto nel primo triennio da Maria Debora Sanna e accompagnato la surroga alla vicepresidenza – rimasta vacante da aprile 2022 – con la nomina di Monia Franceschini.
Oltre alla qualità del profilo professionale – che la vede già presidente della Via Nicolaiana e formatrice e progettista presso Roma Capitale – sono state le qualità umane di Monia ad aver conquistato, in questi anni, il cuore degli associati SIMTUR.
Itinerari, rotte, cammini e ciclovie rimangono il cuore pulsante delle attività SIMTUR, assieme a borghi, aree interne, sviluppo rurale e sostenibilità del turismo.
«Nelle prossime settimane presenteremo il manifesto del turismo rurale – ha concluso il presidente – che sancirà una grande alleanza tra i numerosi autorevoli partner che compongono la galassia associativa, chiamati ad impegnarsi nella realizzazione del terzo pilastro del turismo italiano per chiedere al Governo, alle Regioni ed a tutte le istituzioni competenti nella promozione del Made in Italy di garantire alle aree interne del Paese la medesima attenzione rivolta nei passati decenni alle coste e alle città d’arte».