Il rilancio della navigazione sul Po: una grande sfida

Il Programma di sviluppo e rilancio della navigazione interna in Italia punta sul trasporto fluviale di merci, passeggeri e turisti inteso come un sistema ecologicamente sostenibile ed economicamente importante, soprattutto alla luce dell’impatto negativo causato dalla pandemia da Covid-19 sul settore dei trasporti, del turismo e dello sviluppo territoriale.

Il Comune di Cremona si è fatto promotore di una lettera inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini e al Sottosegretario agli Affari Europei Vincenzo Amendola, sottoscritta dai sindaci di Cremona Gianluca Galimberti, di Piacenza Patrizia Barbieri, di Mantova Mattia Palazzi, e dai presidenti delle provincie di Cremona, Piacenza, Mantova e Lodi nella quale è stato chiesto di considerare ai fini della redazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza l’importanza dell’idrovia del Fiume Po.

Alla missiva è stato inoltre allegato il Piano di sviluppo e promozione della navigabilità redatto dall’Autorità Distrettuale del Bacino del Fiume Po (AdBPo) e dall’Agenzia Interregionale per il Fiume Po (AIPO), condiviso anche dalle Regioni Lombardia ed Emilia Romagna. Un lavoro importante è stato fatto in particolare con i consiglieri regionali Matteo Piloni e Federico Lena.

Le infrastrutture della navigazione interna, sia per le merci che turistiche, funzionano come “retroporti” dei porti marittimi inserendosi a ridosso dei centri logistici ed avvicinando l’utenza ad un sistema di trasporto maggiormente sostenibile rispetto a quello della strada. Il fiume Po si inserisce a pieno titolo in quest’ottica e rappresenta una via d’acqua al servizio dell’area industriale e zootecnica più sviluppata d’Italia: l’intera Pianura Padana.

Inoltre, nella veste di primo firmatario della lettera, il sindaco Gianluca Galimberti, a nome di tutti i sottoscrittori, esprime soddisfazione per il fatto che, nel testo definitivo del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), inviato dal Governo alla Commissione Europea, sia stato inserito il Progetto per la rinaturazione del Po.

Il progetto, che tra l’altro ben si integra con il percorso di sviluppo sostenibile intrapreso con il MAB Unesco ‘Po Grande’ che vede il coinvolgimento attivo di 85 comuni e 8 province rivierasche, tra le quali Cremona e il suo territorio, rappresenta una grande sfida e una grande opportunità per la riqualificazione del nostro fiume. Il Po è un’importante infrastruttura in grado di coniugare biodiversità, bellezza paesaggistica, turismo e mobilità sostenibile, perché è al contempo risorsa idrica e fonte di energia rinnovabile. Un’occasione di sviluppo per il territorio a dimostrazione come sia possibile coniugare positivamente le priorità ambientali con le esigenze di chi vive e lavora anche su un’area così complessa come quella padana, dimostrando nel concreto che l’uso sostenibile delle risorse si può tramutare in un’iniziativa condivisa tra soggetti pubblici, privati e realtà dell’associazionismo”, dichiara il sindaco Galimberti.


Già nel primo Forum nazionale del turismo fluviale, promosso nell’ambito del meeting “All Routes lead to Rome“, gli organizzatori hanno sostenuto l’importanza della navigazione nelle acque interne, dando vita al progetto “Rotte blu come Vie verdi“.

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