Dal 2025, accessi limitati al lago di Molveno (Trentino)

Il Trenino si distingue da molti anni ormai per la qualità dell’accoglienza, dell’ospitalità, dei servizi, delle esperienze in tutte le stagioni, grazie a politiche di destinazioni intelligenti e investimenti coerenti. E ora? Ora, almeno a primo sguardo, sembra voler essere anche la prima realtà – dopo la vicina Bolzano – a contrastare l’overtourism, nel nome delle risorse naturali che – per definizione – non sono illimitate e appartengono anzitutto alle comunità locali.

L’overtourism annulla la distanza creata dal tratto sottile che graficamente divide Trentino e Alto Adige. Dall’estate 2025, infatti, saranno contingentati gli accessi al lago di Molveno – nelle Dolomiti del Brenta – dopo la svolta operata un anno fa dalla Provincia autonoma di Bolzano, che aveva introdotto un limite massimo di pernottamenti.

«L’ingresso sarà consentito con posteggi solo su prenotazione, sarà un punto di partenza per combattere il sovraffollamento», ha spiegato il direttore dell’Apt Dolomiti Paganella, Luca D’Angelo, in un’intervista rilasciata a T, il quotidiano autonomo del Trentino Alto Adige Südtirol.

lago di molveno

Un’esigenza registrata da Apt Paganella, che insieme a Trentino Marketing e Comune di Molveno ha svolto uno studio con il supporto dell’Ata Dolomiti di Brenta. Grazie a 500 questionari somministrati nell’estate 2023, è stata registrata la percezione dell’affollamento nell’area lago e sondata la disponibilità degli ospiti al cambiamento delle modalità di accesso e parcheggio.

«Il punto di partenza dell’analisi effettuata durante la scorsa estate – spiega D’Angelo – era quello di capire se le spiagge del lago risultavano sovraffollate e se erano fonte di stress per i turisti». Inoltre – prosegue «sono stati installati alcuni contatori di afflusso intelligenti sulle spiagge, in grado di contare i pedoni e rilevatori di afflusso sulle strade, per calcolare numero di veicoli, inquinamento acustico e aria. Il supporto di Vodafone Analytics ci ha consentito anche di registrare anche i dati delle celle telefoniche. Questo ha reso possibile stimare con alta precisione il numero di persone presenti».

Risultato? «Non ci sono troppe persone sulle spiagge, ma troppe macchine sulle strade – rivela D’Angelo – Il problema per i turisti non è tanto l’esperienza sul lago, ma le modalità di accesso alle spiagge, che sottopongono a stress. La morfologia del lago e le vie d’ingresso rendono impossibile contingentare il numero di accessi, ma si può lavorare sul numero di mezzi».

Dal 2025, quindi, i parcheggi nella zona del lago di Molveno saranno accessibili solo su prenotazione, fino a esaurimento. Nulla di particolarmente sconvolgente, per carità, però è un dato di fatto che l’Italia comincia a prendere seriamente le misure al turismo di massa: il ticket quotidiano a Venezia, inaugurato in via sperimentale, ne è il paradigma per eccellenza. Se però anche le Dolomiti, un’oasi di relax e tranquillità, iniziano a pagare pegno, la domanda è: chi si salverà dall’overtourism?


[Tratto da L’Agenzia di Viaggi magazine]

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